Viaggi

Giro dei laghi del Trentino (2001)

Domenica 27 maggio 2001

Siamo partiti in moto da Rocchetti, una frazione di Lavarone, e ci siamo diretti verso il Laghetto di Monte Rovere, situato vicino all’abete più alto d’Europa, l’Avez del Prinzep. Erano supergiù le 6 del pomeriggio.
Alcune mucche dormivano beate nel prato antistante il laghetto.



Il laghetto è piccolo e le sue acque sono calme: per questo motivo l’ambiente è sempre più paludoso mano a mano che ci si avvicina, e inoltre bisogna fare attenzione agli orbettini che girano!

Alcune informazioni utili sul Laghetto di Monte Rovere:

  • altezza: m 1178 sm;
  • bacino idrografico di appartenenza: Astico – R. Torto;
  • gruppo montuoso: Altopiano dei Sette Comuni;
  • latitudine: 45° 57’ 27”;
  • longitudine: 1° 09’ 25”;
  • superficie mq: 10.000 ca. (al massimo invaso);
  • lunghezza: 120 m (al massimo invaso);
  • larghezza: 100 m (al massimo invaso);
  • natura geologica del terreno circostante: calcari del lias e del dogger, depositi morenici;
  • origine: carsico;
  • note: livello oscillante.

Sabato 2 giugno 2001

Alle 8:45 Jenny e Michele partono da Villazzano per andare a visitare alcuni laghi della zona sud-orientale del Trentino.
Dato che il tempo non è dei migliori decidono di andare in macchina con la Cinquecento, ma prima preparano qualcosa da mangiare per il viaggio: due carote, due uova sode, una mozzarella e delle fette di pane con il prosciutto cotto.
Prima di dirigersi verso la meta, passiamo per la casa del nostro amico Gabriele per portargli una gabbietta per uccellini per il piccolo di codarossone che Gabriele e la sua mamma hanno salvato.
Pronti... via! Si parte! …… ma da che parte andiamo?
Tiriamo fuori il libro dei laghi e quello con la cartina del Trentino per decidere la meta. Alla fine ci dirigiamo verso il lago di Serraia a Pinè, quindi imbocchiamo la tangenziale verso Pergine.

Il lago si trova in una valle fiancheggiata a destra dalle pendici del Ceramonte e a sinistra dal Dosso di Costalta. L’apporto maggiore è dato dal fosso proveniente dal vicino lago delle Piazze. L’emissario è il torrente Sila, tributario del Ferina.

  • Altitudine: 974 m s.l.m.
  • Bacino idrografico: Ferina – Sila
  • Gruppo montuoso: Plesso di Cima d’Asta, tra il dosso di Costalta (1955 m s.l.m.) e il Ceramonte (1516 m s.l.m.)
  • Latitudine: da 46°8’1” a 46°8’29”
  • Longitudine: da 1°11’25” a 1°12’12”
  • Superficie: 452000 mq
  • Volume: 2982000 mc
  • Lunghezza: 1250 m
  • Larghezza: 525 m
  • Profondità massima: m 15.60
  • Profondità media: m 6.50

Dopo una breve sosta ed una passeggiata nel giardino vicino al lago, ci avviamo in macchina verso il secondo lago: il Lago delle Piazze che si trova poco più avanti lungo la strada che porta verso Cavalese.



Questo secondo lago è stato modificato dall’uomo a scopo idroelettrico.

  • Altitudine: 1025 m s.l.m.
  • Bacino idrografico: Ferina – Sila
  • Gruppo montuoso: Plesso di Cima d’Asta, tra il dosso di Costalta (1955 m s.l.m.) e il Ceramonte (1516 m s.l.m.)
  • Latitudine: da 46°8’58” a 46°9’27”
  • Longitudine: da 1°9’59” a 1°10’45”
  • Superficie: 229.000 mq
  • Volume: 2198900 mc
  • Lunghezza 1000 m
  • Larghezza 300 m
  • Profondità massima:19 m
  • Profondità media: 9.60 m


Dopo un’altra breve passeggiata intorno al lago delle Piazze ripartiamo alla volta del lago di Stramentizzo, ma quando arrivano a Brusago (pochi chilometri dopo, in direzione di Cavalese) vediamo sulla nostra sinistra un laghetto molto piccolo che non era segnato sulle nostre cartine. Un cartello nelle vicinanze dice che è il lago delle Buse.
Questo laghetto ha un isolotto che lo divide praticamente a metà.

Subito dopo si riparte verso Cavalese, attraverso l’alta Val di Cembra fino a giungere al lago artificiale di Stramentizzo in località Forra ai Camini. La sua forma allungata accompagna la valle per una lunga distanza.


  • Altitudine: 720 m s.l.m.
  • Volume: 10.000.000 mc
  • Lunghezza: 2 Km
  • Larghezza massima: 300 m
  • Profondità massima: 60 m
  • Diga costruita nel 1956

Dopo una breve sosta a Stramentizzo, con la scoperta che la scatola della mozzarella non aveva retto, ed una merenda forzata a base di mozzarella, ripartiamo verso il prossimo lago che vedono sulla mappa, il lago di Forte Buso.
Per arrivare alla prossima tappa dobbiamo andare verso Cavalese, passare per Predazzo e proseguire verso il passo Rolle.
Arrivati a Predazzo decidiamo di fermarci in un negozio per comprare qualcosa da mangiare, viste le scarse provviste che avevano preso da casa.
Qualche chilometro prima del passo, dopo Bellamente, nel Parco Nazionale di Paneveggio, troviamo il Lago artificiale di Forte Buso, così chiamato perché nell’allagamento della valle è stato sommerso un forte Austriaco della prima Guerra Mondiale, il Forte Buso appunto.



  • Altitudine: 1.458 m s.l.m.
  • Volume: 30.000.000 mc
  • Lunghezza: 2.5 Km



È ormai già mezzogiorno passato ed è ora di mangiare. Decidono così di fare pranzo nel punto più alto possibile, cioè il passo Rolle (1970 m s.l.m.). Qua fa abbastanza freddo, infatti c’è anche la neve qua e là.



Dopo la sosta pranzo si riparte alla volta del Lago di Val Noana. La strada è lunga e tortuosa e si scende velocemente. Si passa per S. Martino di Castrozza, Siror, Transacqua e Mezzano. Da qui si gira a sinistra per una stradina molto stretta, pendente, tortuosa e anche con strette gallerie che risale la Val Noana.
Il ruscello che percorre questa valle ha delle acque di un intenso colore azzurro.



Dopo circa 12 Km di strada bianca arriviamo ad un bivio senza segnaletica; scegliamo di andare a sinistra e poco dopo, dall’alto, scorgiamo il lago.
Vi si accede tramite una strada privata dell’Enel.



Parcheggiata la macchina, percorriamo questa stradina a piedi e raggiungiamo in breve tempo la diga che chiude la valle.

Dopo essere tornati indietro fino a Mezzano, decidiamo di dirigersi verso casa senza uscire dal Trentino, e questo impone una sola strada possibile, anche questa tortuosa e con molta salita... ma ormai ci siamo abituati!



Questa strada passa per il passo della Gobbera (988 m s.l.m.) e per il passo del Brocon (1616 m s.l.m.), ed infine a Castel Tesino devia poi per Pieve Tesino.
Dopo Pieve Tesino, passata la Forcella (910 m s.l.m.), c’è un altro piccolo laghetto artificiale, il laghetto di Pradellan (869m s.l.m.).

Dopo una breve sosta proseguiamo verso Strigno passando per Bieno (è bieno di marogghini gua!).
Da Strigno la strada si collega con la superstrada della Val Sugana per poi arrivare a Pergine.

Giungiamo a Villazzano, da dove siamo partiti, alle ore 19:00.
Nonostante il tempo sia rimasto nuvoloso per tutta la giornata, per fortuna non ha piovuto e ci siamo divertiti un sacco!

Michele e Jenny

Aggiornato al 23/04/2008 11:08:33